martedì 23 febbraio 2016

In Leini dress!

Settimana scorsa, dopo giorni passati in casa a cucire per altri, sono stata colta da un raptus che non mi capitava da tempo: il cucioperme
Avevo voglia di cucire qualcosa di carino, che mi facesse sentire bene ad indossarlo e che fosse pronto nel giro di una giornata vista l'uscita serale programmata col maritino. ;)

Il cartamodello del Leini di Named giaceva sulla mensola della stanza da lavoro già da troppo tempo. Era giunto il tempo di tirarlo giù da lì!


Ho frugato nelle scatole delle stoffe ed ho trovato un fresco lana spigato grigio, comprato l'estate scorsa in uno dei negozi della mia città, e un pezzo di Liberty Jugendstil acquistato, invece, prima di Natale su Supercut. L'abbinamento mi sembrava perfetto, nonostante i sensi di colpa al pensiero di usare un Liberty così bello come fodera del bustino. 
Ma ogni tanto bisogna pur concedersi dei piccoli regali ed ho proseguito.  

Mentre provavo il vestito mi sono accorta immediatamente che su di me tutto quel grigio e le alette del bustino mi rendevano una piccola educanda in divisa monacale*
No, così proprio non poteva andare! Occorreva spezzare quella serietà con un accessorio molto vivace. 
Approfittando quindi dell'arricciatura in vita ho deciso di indossare una cinturina gialla. 


L'abbinamento mi è sembrato vincente. A voi che ve ne pare?



Ma torniamo alle questioni tecniche. Il tessuto scelto è perfetto per questa stagione dal sapore poco invernale. Basta indossare un cardigan sulle spalle e siete pronte ad uscire anche di sera. Purtroppo però questa lana si spiegazza facilmente. Quindi se siete maniache dell'ordine non vi consiglio di utilizzarla.  


Ho tagliato la taglia 40 dopo aver confrontato le mie misure con quelle scritte sul libretto del Leini. Ho praticamente seguito alla lettera tutte le indicazioni, apportando una modifica solo alla lunghezza dell'abitino. 
Il modello, infatti, è disegnato per una donna alta 174cm, ed essendo io più bassa di 10cm ho tolto al modello questa differenza. Semplice, no?! ;)

Nel comporre il vestito ho apprezzato molto il fatto che non fosse un vestito banale, come sembrerebbe ad un rapido sguardo. Ma che invece anche nella sua semplicità fosse necessario avere occhio per i particolari. 
E alla fine ho imparato qualcosa di nuovo anche cucendo un vestito così. 
Queste sì che sono soddisfazioni! ;)


Purtroppo non ho una foto del rovescio dell'abito. Mi sarebbe piaciuto indossarlo al contrario per farvi vedere la realizzazione della fodera. Ma avrei dovuto cambiarmi lì in mezzo alla campagna e, tra le persone a passeggio e quelle a cavallo che spuntavano come funghi, non mi sembrava proprio il caso. 
Magari quando tornerà il sole da queste parti aggiornerò il post con una nuova foto.
Intanto buona settimana a tutti, alla prossima

Lucia


*: non so perché rimango sempre molto affascinata da tessuti dalla trama molto particolare, al tatto materici, ma fondamentalmente grigi!