Sono giorni di fuego e non mi riferisco alle temperature primaverili ma alla mole di lavoro che ho da fare!
Quindi, prima che il tempo atmosferico inizi a farci svestire tutte e che solo la visione di un gomitolo di lana possa farci sudare, pubblico un paio di foto di una mantella che ho realizzato per una mia amica una settimana prima di Pasqua.
Quindi, prima che il tempo atmosferico inizi a farci svestire tutte e che solo la visione di un gomitolo di lana possa farci sudare, pubblico un paio di foto di una mantella che ho realizzato per una mia amica una settimana prima di Pasqua.
La stoffa me l'aveva portata Cristina stessa un po' di tempo fa. Questa maglia di lana mi piaceva molto ma non vi dico quanto mi ha fatto disperare. La trama in diagonale e le cimose che non combaciavano... tra parentesi, vi è mai capitato???
Il modello l'avevamo scelto assieme da un burda. Per l'esattezza è la mantella n. 116 di Burda Style - Novembre 2014.
A guardarlo doveva essere un modello dai dettagli semplici e dalla lavorazione facile. Ma chissà come mai, al momento di leggere le istruzioni sono andata in panico. Il modello mi appariva più complicato. Quali punti dovevano combaciare? Cosa dovevo rivoltare? Alcune frasi non avevano neanche senso in italiano. Non so quante volte ho riletto le stesse, per poi prendere una drastica decisione: seguire solo lo schema di taglio e per il resto arrangiarmi di fantasia!!!
Così di base ho seguito lo schema per le taglie 34-38 e solo in altezza ho accorciato la stoffa di altri 20 cm vista l'altezza di Cristina.
Ho proseguito poi chiudendo le maniche con una cucitura inglese ed ho profilato tutti i margini con uno sbieco di cotone nero.
Il punto triplo elastico che ho utilizzato per tutte le cuciture disegna sul davanti del lavoro una piacevole impuntura. Non trovate?
Beh fatemi sapere cosa ne pensate voi.
Alla prossima e...
Grazie mille Cristina per esserti messa in gioco prestandoti come modella per queste fotografie!